Dopo più di un anno di crisi sanitaria ed economica dobbiamo restare ottimisti!
Me lo ripeto più volte mentre osservo, da addetta ai lavori, come è iniziato il nuovo anno dal punto di vista della comunicazione e, più in generale, del marketing.
Tantissimi show, tutti virtuali, sono stati messi in campo dalle aziende di ogni settore in questi 2 mesi.
Ognuno ha nutrito la speranza per la propria azienda di poter comunicare di fronte ad un vero pubblico, seppur ristretto.
Personalmente, e chi mi conosce lo sa bene, continuo a credere molto nei contatti umani.
Secondo me non c'è nulla che possa sostituire l'incredibile energia che sprigiona da una presentazione in pubblico.
Durante tutto il 2020 abbiamo imparato a fare buon viso a cattivo gioco e non dare più nulla per scontato, altrimenti non si progredisce più.
Mi occupo prevalentemente di comunicazione B2B (Business To Business), e mi piace molto, forse perchè è sempre stata considerata un campo meno creativo ed eclettico, mentre oggi direi che è vero proprio il contrario.
Le aziende in questo momento hanno bisogno di comunicare in maniera nuova, perchè sono nuove anch'esse, si sono rinnovate, la loro identità non è più la stessa del periodo A. C. (Ante Covid).
Nella comunicazione aziendale occorre concedersi una totale libertà oggi. Siamo di fronte ad un'evoluzione importante.
Il contesto non deve intaccare la nostra creatività operativa.
Al contrario, la comunicazione aziendale deve offrire una perfetta rispondenza alla situazione attuale, pur esprimendo l'auspicio di un nuovo inizio.
Lo stile della comunicazione nasce sempre in reazione alla sua epoca.
In quest'epoca troviamo solitudine perchè siamo privi di contatti umani, ma al contempo ci accomuna la speranza di trovarci immersi in una folla.
E' un periodo surreale e quindi perfetto per far emergere la nostra personalità, le nostre mille sfaccettature.
Siamo diventati persone diverse per forza di cose: con il lockdown ognuno è stato costretto ad occuparsi di attività con le quali non aveva mai avuto a che fare.
Tanti imprenditori si sono confrontati con il mondo dei social, per esempio. Pur non sapendo da che parte iniziare.
Capendo di aver bisogno di affidarsi a chi, con rinnovata semplicità ed eleganza, fosse in grado di capire il modo giusto di comunicare i valori legatoi all'eccellenza italiana della propria azienda.
Per certi versi è un periodo istruttivo.
Mi piace capire come un certo brand viene percepito dall'esterno.
E' molto stimolante per una come me, immersa nell'universo dei codici del marketing.
La comunicazione di ogni azienda è una vera carta bianca. Non deve assolutamente essere una cosa complicata. Deve essere spontanea, fresca, perchè parla semplicemente dell'imprenditore, della sua passione, della dedizione e della sua vulnerabilità.
Oggi, le PMI italiane hanno prodotti o servizi di gran pregio. Una comunicazione vincente è quella che riesce a trattarli come se fossero normali, basici, usarli in modo casual.
L'umorismo, l'ironia, il prendersi alla leggera nonostante tutto.
Altro elemento che deve caratterizzare quello che diciamo, soprattutto in questo periodo.
Le persone sono attratte dalla leggerezza, perchè i problemi a casa sono già milioni.
Siamo sui social per evadere, per leggere e guardare cose belle, diverse, che ci risolvano i problemi o che ci facciano evadere.
Siamo nell'epoca dell'online e ci staremo ancora per parecchio tempo.
Creiamo energia e luce, offriamo note di ottimismo ai nostri lettori, offriamo colore.
Perchè voglio poter credere che, quando questa pandemia finirà (perchè finirà), ci sarà un grande fuoco d'artificio, un'esplosione di gioia e che ognuno darà libero sfogo alla propria personalità.
Un caro saluto,
Maura